Aequivocatio e statuto del Senso in Dante
Abstract
Non si impressioni il mio ascoltatore per il titolo dato a questa relazione, che appare anche a me un po' pretenzioso. Penso però di dover partire da qui, ovvero dall'uso della rima equivoca da parte del maggiore poeta del Medioevo europeo, per cercare di capire in che modo persino un artificio cosi scoperto e persino giocoso per gli autori delle origini goda di potenzialita diverse...
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Published
2001-04-01
How to Cite
Tassoni, L. (2001). Aequivocatio e statuto del Senso in Dante. Verbum – Analecta Neolatina, 3(1), 131–141. Retrieved from https://verbum-analectaneolatina.hu/index.php/verbum/article/view/97
Issue
Section
Artes